Ci sono moltissime tecniche per decorare, trasformare i propri mobili e rinnovare così l’aspetto della propria casa o negozio.
Mobili che abbiamo a casa e di cui siamo stufi perchè ci sembrano fuori moda o perchè un determinato colore non ci piace più, oppure il legno ci sembra scuro e abbiamo voglia di dare una nota di colore all’ ambiente. Arredi che teniamo in garage o in cantina, che qualche parente o amico butta via. Mobili che possiamo acquistare in mercatini e fiere, in Italia e all’estero. Senza contare quello che a volte si può trovare abbandonato vicino ad un bidone dell’immondizia….
Tante tecniche dicevo, che ci arrivano da saperi antichi di chi laccava e decorava i mobili nei secoli passati. Ricette a base di pigmenti in polvere e leganti naturali dalle colle animali, al latte, uovo ecc…. Tecniche per antichizzare le finiture degli arredi, per dare loro quel sapore e quella ricchezza del vissuto che secondo me non ha prezzo per il carattere che sa infondere ad un ambiente.
E tante tecniche dei artistiche di pittori e decoratori.
Comodino dipinto con tempera alla caseina e protetto con finitura antichizzata con pigmenti e patine
Cassettiera dipinta con tempere e sul piano tecnica di decorazione con stampi sovrapposti a creare motivo floreale
La struttura di questa seduta era danneggiata dall’attacco di insetti xilofagi (tarli) e dal cedimento strutturale degli incastri. Il restauro è iniziato con un cauto smontaggio di tutte le parti che la compongono. Sono stati aperti gli incastri tenone-mortasa. Alcuni erano rotti e sono stati ricostruiti. Le parti tarlate sono state consolidate dove possibile. In prossimità dell’incastro si è scelto di sostituire parte della gamba della poltrona molto tarlata, per garantire stabilità strutturale. La sedia è stata poi incollata con colla d’ossa a caldo con l’aiuto di cinghie e morsetti.
Il mobile antico ha sempre goduto di scarsa attenzione nelle politiche culturali di molti paesi. Troppo spesso nei musei mobili di eccezionale valore artistico sono relegati a funzioni puramente decorative. Mobili lasciati senza targhette a fornirci alcuna informazione su di essi.
Le arti decorative o applicate di cui il mobile fa parte, sono state definite minori in contrapposizione alle arti maggiori. Questa definizione ingiusta, ha generato un clima di ignoranza e disinteresse nei confronti di questa produzione artistica. Anche nei musei dedicati alle collezioni di arti applicate mancano informazioni che favoriscano la comprensione e il godimento dei pezzi esposti.