
I legni esotici erano usati nella costruzione dei mobili dal Cinquecento. All’epoca in Europa assistiamo ad un periodo economico fiorente che arricchisce notevolmente le classi mercantili e nobili. Queste classi divennero committenti esigenti e affamati di beni di lusso come i mobili. In quest’epoca avvenne la trasformazione da falegname a ebanista. Il termine ebanista, sta ad indicare, la categoria dei più abili ed esperti tra gli artigiani del mobile. Letteralmente il termine deriva dalla denominazione francese: menuisier en ébene. Il falegname specializzato nella preziosa lavorazione di legni esotici, tra cui appunto l’ebano. I legni esotici infatti, presentavano caratteristiche diverse da quelle dei legni nostrani ed esigevano un’abilità maggiore nella lavorazione.
Navi cariche di legni esotici dalle colonie
Dal momento che le foreste europeee andavano esaurendosi a causa del disboscamento per la costruzione delle flotte, il commercio del legname proveniente dalle colonie ebbe una spinta. I Portoghesi svilupparono il commercio con l’oceano Indiano, la Malacca e le Molucche. Gli Spagnoli colonizzarono il centro e l’America meridionale. Gli Inglesi nella ricerca di passaggi a nord est ed a nordovest colonizzarono l’America settentrionale. Questi legni vennero usati per le loro qualità estetiche e per la loro durezza e resistenza alle varie lavorazioni. In verniciatura le loro caratteristiche si accentuavano con effetti spettacolari. I colori permettevano di creare accostamenti di strepitosa bellezza e fornivano i toni giusti per la tavolozza dell’intarsiatore di mobili!

Tra il Seicento e l’Ottocento l’evoluzione stilistica degli arredi fu fortemente condizionata dall’importazione di nuovi legni esotici e di nuovi materiali. Il palissandro, fu usato per le famose placcature a quadrifoglio dei mobili genovesi.
La prima nave di cui si conserva una traccia porta la data del 1503 ed arrivò dall’America in Portogallo. La nave portava un carico di brasiletto detto anche legno verzino. All’inizio del Seicento sappiamo che a Lisbona ne arrivavano diecimila tonnellate all’anno!
Ricordiamo alcuni legni esotici usati nella costruzione dei mobili dell’epoca:
- Il legno di campeggio, così chiamato dalla baia di Campêche in Messico, fu tra le cause di una guerra tra Inglesi e Spagnoli;
- il fustetto o legno giallo dalla Giamaica usato per il placcaggio e l’intarsio
- Il guaico bianco noto come legno santo. Un legno così duro al punto da essere usato per fabbricare i mortai.
Ebano
L’ ebano, che come dicevamo è il legno pregiato per eccellenza, cresceva in varie parti del mondo ed esisteva in tante tipologie ognuna con le sue caratteristiche estetiche e di lavorabilità.
- africano detto del Madagascar è nero molto duro e pesante.
- Coromandel asiatico, proveniva dalla fascia tropico-equatoriale dall’Indonesia all’India ed era nero o nero-porpora, durissimo.
- Macassar, dall’isola di Celebes, duro e pesante, nero con strisce rossastre o giallognole.
Scatola in ebano e avorio Ebano macassar
Nel Settecento il gusto divenne più frivolo e abbandonò i legni scuri a favore di altri legni più attraenti per il loro colore.
Mogano
In ebanisteria un posto di eccellenza spetta al mogano, che dal 1750 diventò il principale legno dell’ebanisteria inglese e poi dal Luigi XVI di quella francese. Si utilizzarono alberi che crescevano a Santo Domingo, Cuba e Giamaica, a cui si aggiunse una specie più morbida che veniva dall’ Honduras.

Palissandro

Il palissandro fu un altro legno fondamentale per l’ebanisteria del Settecento. Il palissandro assumeva vari nomi a seconda dell’albero da cui proveniva. I più usati nella costruzione dei mobili sono il bois de violette con venature violacee

e il bois de rose, così chiamato perché durante il taglio emana tale caratteristico odore. Oggi è un legno in via di estinzione e protetto. Altri palissandri sono conosciuti come Palissandro Rio e il noce d’India.
Altri legni pregiati

Dalla seconda metà del Settecento s’importò dalle Indie occidentali il satinwood o bois satiné. Una costosa essenza giallo chiaro con venature che ricordano l’aspetto cangiante della seta (da cui il nome).Fu di gran moda per placcature ed intarsi per arredi di lusso fino a tutto l’Ottocento. Molti arredi di Robert Adam furono realizzati con questo legno.
Sempre nel Seicento giunse l’amaranto (specie delle Peltogine) usato soprattutto per torniture. Ricordiamo altre essenze rare che arrivarono nel Settecento: il legno corallo arrivato in Francia dal 1750, il legno serpente detto anche bois de lettres, il legno zebra e quello pernice. Dal Canada dopo il 1850 arrivò a Parigi la tuia.

Nel restauro dei mobili capita spesso di dover integrare parti mancanti in legni esotici come quelli appena visti insieme. Nel nostro laboratorio di restauro conserviamo una scorta dei legni più usati comunemente in modo da poter eseguire integrazioni mimetiche.